Sclerosi multipla
La maggioranza degli studi fino ad ora condotti dimostrano
che gli olii di pesce aiutino le persone affette da sclerosi multipla (SM)
donando protezione al cervello e sul sistema nervoso.
Cancro alla prostata
Uno studio ha scoperto che gli oli di pesce, insieme a una
dieta povera di grassi, possono ridurre il rischio di sviluppare il cancro alla
prostata. Tuttavia, tutto dipende dal dosaggio e dallo stadio tumorale. Se il
tumore è classificato tra gli stadi più elevati, implementare in eccesso
omega-3 non serve a nulla, anzi! E' importante, anche in questo caso, la
prevenzione.
Sviluppo fetale per
la salute
Il consumo di omega 3 può aiutare a stimolare lo sviluppo
cognitivo e motorio del feto. Nel 2008, gli scienziati hanno scoperto che il
consumo di omega-3 durante gli ultimi 3 mesi di gravidanza può migliorare lo
sviluppo sensoriale, cognitivo e motorio nel feto.
Depressione postparto
Il consumo di oli di pesce durante la gravidanza può ridurre
il rischio di depressione post-partum. Le ricerche consigliano di consumare
pesce con un alto livello di omega 3 due o tre volte alla settimana. Si
raccomandano fonti alimentari, piuttosto che integratori, poiché forniscono anche
proteine e minerali. La supplementazione invece, si effettua dai 4 grammi
giornalieri per un successo di riduzione della durata e dell'eventuale esordio
depressivo.
Benefici per la
salute mentale
Uno studio pilota di 8 settimane condotto nel 2007 ha
suggerito che gli oli di pesce possono aiutare i giovani con problemi
comportamentali, specialmente quelli con disturbo da deficit di attenzione e
iperattività ( ADHD ). Lo studio ha dimostrato che i bambini che consumavano
tra 8 e 16 grammi (g) di EPA e DHA al giorno, mostravano miglioramenti
significativi nel loro comportamento, valutato dai genitori (anche in termini
di rendimento scolatico) e dallo psichiatra che lavorava con loro.
Benefici della
memoria
L'assunzione di acidi grassi Omega-3 può aiutare a
migliorare la memoria e la
concentrazione in giovani adulti sani, secondo la ricerca riportata nella
rivista PLoS One .
Inoltre, un altro studio ha indicato che alti livelli di
omega-3 non impediscono il declino cognitivo nelle donne anziane.
Cuore e benefici
cardiovascolari
Gli acidi grassi omega-3 presenti negli oli di pesce possono
proteggere il cuore durante i periodi di stress psico-fisico.
I risultati pubblicati sull'American Journal of Physiology
suggeriscono che le persone che assumevano integratori di olio di pesce per più
di 1 mese ottengono una migliore
funzionalità cardiovascolare durante i test mentali stressanti.
Nel 2012, le ricerche hanno dimostrato che l'olio di pesce, grazie alle sue proprietà
anti-infiammatorie, contribuisce a stabilizzare le lesioni aterosclerotiche.
Le persone con stent cardiaco che hanno assunto due farmaci anticoagulanti
del sangue e acidi grassi omega-3 hanno ottenuto un minor rischio di infarto rispetto a quelli
che non assumevano oli di pesce.
Il morbo di Alzheimer
Per molti anni si è pensato che il consumo regolare di olio
di pesce potesse aiutare a prevenire la malattia di Alzheimer. Tuttavia, uno
studio importante nel 2010 ha rilevato che gli oli di pesce non erano migliori
di un placebo nella prevenzione del morbo di Alzheimer. Nel frattempo, uno
studio pubblicato su Neurology nel 2007 ha riportato che una dieta ricca di
pesce, oli omega-3, frutta e verdura riduceva il rischio di demenza e di
Alzheimer. Da questo si deduce l'importanza di uno stile di vita corretto e preventivo.
Perdita della vista
Un adeguato consumo alimentare di DHA protegge le persone
dalla perdita della vista legata all'età, come dimostra uno studio canadese
pubblicato sulla rivista Investigative Ophthalmology & Visual Science .
Epilessia
Uno studio del 2014 pubblicato sul Journal of Neurology,
Neurosurgery & Psychiatry sostiene che le persone con epilessia potrebbero ridurre
il numero di convulsioni con basse dosi di olio di pesce omega-3 al giorno.
Schizofrenia e
disturbi psicotici
Gli acidi grassi omega-3 presenti nell'olio di pesce possono
aiutare a ridurre il rischio di psicosi. I risultati pubblicati su Nature
Communications spiegano in dettaglio come una integrazione di 12 settimane con di
omega 3 abbia ridotto sostanzialmente il rischio a lungo termine di sviluppare
disturbi psicotici.