Una vecchia ipotesi antropologia sostiene che i bambini umani sviluppano un tasso di crescita infantile molto più lento rispetto ad altri mammiferi e primati; questo probabilmente perché il loro cervello richiede più energia per svilupparsi. In effetti, la scienza conferma oggi questa teoria ma avanza un'ulteriore questione: una dieta sbilanciata comporta problematiche di sviluppo psico-somatico e obesità. In un nuovo articolo appena pubblicato sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences ( PNAS ) si dimostra che bisogni energetici cerebrali diversi, se non ben bilanciata, comporti un rischio di obesità. Così, la Northwestern University e la New York University School of Medicine hanno approfondito la ricerca.
Un bambo di 5 anni, utilizza 2/3 dell'introito calorico giornaliero per le funzioni cognitive. Ma il fabbisogno cambia, proprio per questo motivo, di bambino in bambino. Questa, quindi, potrebbe essere la chiave necessaria per affrontare l'obesità infantile, in particolare in tutti i soggetti con problematiche cognitive o di concentrazione.
Un'eccesso di carboidrati raffinati e zuccheri produce proprio l'effetto contrario. Sostituite quindi:
cereali industrializzati per la prima colazione con del pane integrale tostato e farcito con crema d'arachidi oppure con marmellata e granella di pistacchio
focacce e pizzette per gli spuntini con snack freschi: crostini con patè di olive, avocado e tonno, latte di cocco con cacao in polvere.
Di cosa è ghiotto il cervello? di grassi, essenziali per lo svolgimento corretto delle funzioni cognitive e per il mantenimento delle guaine mieliniche.
Anziché utilizzare derivati animali (carne, latticini e formaggi), in questa stagione incrementate la quota di alimenti grassi vegetali.
avocado, frutta oleaginosa, olive, cocco (olio, latte e polpa), olio vegetale a crudo.