E' stato appena pubblicato uno studio sulla rivista Nature Communications davvero interessante sulle proprietà del melograno. L'urolitina A, ovvero la molecola attiva dai melograni, è stata studiata per diversi decenni. Oggi il suo equivalente sintetico UAS03 (ovvero la stessa molecola ma prodotta in sintesi per risparmiare sul costo finale) potrebbero aiutare a trattare la malattia infiammatoria intestinale.
In un nuovo studio, i ricercatori dell'Università di Louisville in Kentucky hanno identificato un composto naturale che potrebbe aiutare a migliorare i trattamenti Idella Sindrome dell'Intestino Irritabile. I ricercatori spiegano anche i meccanismi attraverso i quali molto probabilmente combatte i sintomi.
Il composto, chiamato urolithin A (UroA), è un metabolita prodotto come risultato dell'interazione di batteri intestinali e di alcuni polifenoli presenti nei melograni e in alcuni altri frutti, in particolare bacche.
In particolare, l'acido ellagico - che è presente in melograni e bacche, come more, lamponi e fragole - interagisce con il ceppo batterico INIA P815 di Bifidobacterium pseudocatenulatum nell'intestino, rilasciando così UroA.
Questo studio non è una ennesima trovata farmaceutica ma per la prima volta si è scoperto che la modalità di funzionamento di una sostanza include anche la riparazione della disfunzione della barriera intestinale e il mantenimento dell'integrità della barriera. Si, la nuova frontiera terapia è ormai lontana anni luce dalla vecchia farmacologia!
Riassumendo: per chi soffre di patologie infiammatorie croniche nel tratto oro-gastro-enterico finalmente sono già a disposizione nuove terapie, più complete e con parecchi effetti collaterali in meno!
Per chi semplicemente volesse fare prevenzione e beneficiare degli effetti antiossidanti, il melograno è un'ottima alternativa quotidiana!
Dr.ssa Grazia Sardanu
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