Plinio il Vecchio ne parlò, quando racconta che Teseo si nutrì di Cicerbita, prima di inoltrarsi nel labirinto per uccidere il Minotauro. Insomma, letteratura, botanica, alchimia e nutraceutica, si incontrano nei secoli su un semplice prato.
Dal mare ai 1700 metri, questa pianta cresce spontanea sempre, eccetto durante la siccità estiva. La Cicerbita è un'erba selvatica ricca di fibre e di vitamine A, B2, C. Inoltre è ricca di calcio, ferro, fosforo. Per la presenza di inulina è particolarmente indicato per chi soffre di diabete. Umani ed animali ne possono usufruire senza problemi.