E' IMPORTANTE A CHE ORA TI ALLENI?

02.03.2022



L'esercizio fisico regolare  mantiene il corpo più giovane rispetto all'età biologica. Ma esiste un orario più proficuo per allenarsi?

Due team di ricercatori hanno deciso di analizzare come l'orario del giorno possa influenzare la risposta del corpo all'esercizio.

Un primo team di ricercatori del Dipartimento di Scienze Biomolecolari del Weizmann Institute of Science di Rehovot in Israele, insieme al secondo team del Centro di Epigenetica e Metabolismo dell'Università della California (UC) hanno dimostrato che il corpo umano ha degli orari di preferenza.

È risaputo che quasi ogni aspetto della nostra fisiologia e del metabolismo è dettato dall'orologio circadiano per la produzione di determinati ormoni ad orari stabiliti. Dagli anni 50 si sono svolti parecchi studi dimostranti che almeno il 50% del nostro metabolismo è circadiano ed il restante 50% dei metaboliti nel nostro corpo oscilla in base al ciclo circadiano. 

I due nuovi studi confermano che il ritmo circadiano gioca un ruolo essenziale anche nel modo in cui il corpo risponde al movimento fisico. Sebbene ogni squadra abbia studiato un diverso componente dell'esercizio, i due studi si completano a vicenda. Entrambe le squadre hanno esplorato il legame tra l'ora del giorno e l'esercizio fisico. 

Nei modelli murini studiati, si è osservato che i livelli di un composto chiamato 5-aminoimidazolo-4-carbossamide ribonucleotide (ZMP) erano più alti. La ZMP è necessaria per il metabolismo perché attiva le vie metaboliche che portano alla rottura del glucosio e degli acidi grassi. Questa ripartizione dipende dall'attivazione di AMPK, un regolatore metabolico cellulare principale. Vi risparmio i dettagli molecolari e riassumo i risultati dello studio: la ZMP può svolgere un ruolo nell'aumentare la capacità di esercizio serale. L'analogo umano del ZMP l'AICAR (aminoimidazolo carbossamide riboside), un composto che alcuni atleti usano per il doping.

I ricercatori hanno successivamente sviluppato le loro scoperte analizzando le prestazioni dell'esercizio su esseri umani(in relazione alla concentrazione e sviluppo di AICAR), concludendo che i partecipanti avevano  prestazioni di esercizio migliori la sera rispetto alla mattina appena svegli.


Insomma, una buona notizia per i più pigri!

Dr.ssa Grazia Sardanu

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