DIETA: QUANTO NE SAI?

04.03.2022


Su un'autorevole rivista scientifica, pochi giorni fa si potevano leggere i risultati di un lungo ed esteso studio chiamato "Global Burden of Disease". Sono stati analizzati i dati di popolazione in 195 nazioni dal 1990 al 2017. Cosa è emerso? Quali sbagli commettiamo?

Lo studio ha esaminato 15 elementi dietetici - diete a basso contenuto di frutta, verdura, legumi, cereali integrali, noci e semi, latte, fibre, calcio, acidi grassi omega-3 e polinsaturi, in confronto a persone che assumevano diete ad alto contenuto di carne rossa, carne lavorata, bevande zuccherate con zucchero, acidi grassi trans e sodio.

Analizzando questi fattori nutrizionali importanti, è emerso che un decesso su cinque a livello globale (equivalente a 11 milioni di decessi) sia associato ad una dieta povera di nutrienti e che la dieta contribuisca allo sviluppo e all'aggravamento di una serie di malattie croniche nelle persone di tutto il mondo. 

Attenzione! dieta povera di nutrienti non vuol dire ipocalorica ma semplicemente costituita da prodotti a basso contenuto nutrizionale. In altre parole, i prodotti confezionati.

Nel 2017, più morti sono state causate da diete con quantità troppo basse di alimenti sani come cereali integrali, frutta, noci e semi rispetto a diete con alti livelli di alimenti come grassi trans, bevande zuccherate e alti livelli di carni rosse e lavorate e preparati senza glutine.

Mentre il sodio, i 56 zuccheri ed i vari grassi sono stati al centro dei dibattiti politici negli ultimi due decenni, questo studio evidenzia che i fattori di rischio nutrizionali principali vertono più in generale su tutta la tipologia di scelta dietetica. Assunzione elevata e CONTINUA di alimenti industrializzati contenenti grosse quantità di sodio, uno scarso apporto nutritivo, a discapito di uno scarso consumo di come cereali integrali, frutta, noci e semi e verdure, favoriscono i decessi (in particolare tumori, malattie cardiovascolari e diabete) in fasce d'età sempre più basse.

Le maggiori carenze nell'assunzione ottimale sono state osservate per

NOCI, VERDURA, SEMI, CEREALI INTEGRALI E LEGUMI

gli eccessi maggiori 

sono stati osservati per BEVANDE ZUCCHERATE, CARNI LAVORATE (ES. AFFETTATI), SODIO E SALI (FOSFITI/FOSFATI, NITRITI/NITRATI,..), FORMAGGI.

DOVE SBAGLIAMO

In media, la popolazione mondiale ha sbagliato perchè

  1. ha mangiato solo il 12% della quantità raccomandata di noci e semi (circa 3g di assunzione media al giorno, rispetto ai 21g raccomandati al giorno);
  2. ha bevuto circa dieci volte la quantità raccomandata di zuccheri (assunzione media 49g, rispetto ai 3g consigliati);

  3. ha mangiato un quarto (23%) della quantità raccomandata di cereali integrali (29 g di assunzione media al giorno, rispetto ai 125g raccomandati al giorno)

  4. ha mangiato quasi il doppio (90% in più) dell'intervallo raccomandato di carne lavorata (circa 4g di assunzione media al giorno, rispetto ai 2g raccomandati al giorno)

  5. ha assunto l'86% in più di sodio (circa 6g di assunzione media al giorno, rispetto a 24 ore di sodio urinario 3g al giorno) da alimenti industrializzati e altamente processati.

*Le razioni consigliate sono calcolate in riferimento ad un uomo di circa 80Kg sano e con media attività fisica giornaliera = RDA%

CONSEGUENZE 

Le morti accertate per errore nutrizionale includevano 10 milioni di morti per malattie cardiovascolari, 913.000 decessi per cancro e quasi 339.000 decessi per diabete di tipo 2. Le morti legate alla dieta non corretta sono aumentate da 8 milioni del 1990. 

E tu, che leggi, che probabilità hai di sviluppare patologie letali in base a come ti nutri? La risposta puoi darla solo tu, aprendo frigo e dispensa

COSA FARE

Nel gennaio 2019, The Lancet ha pubblicato l'articolo con i risultati dello studio e di seguito è stata istituita una commissione EAT-Lancet, che fornisce i primi obiettivi scientifici per una dieta sana da un sistema di produzione alimentare sostenibile che opera all'interno dei confini planetari per il cibo.

Si spera avvenga anche in Italia, con la stessa correttezza scientifica e senza conflitti di interessi con le aziende alimentari (come è avvenuto in Italia per la sugar-tax). 

"Forse dovemmo cambiare anche l'approccio di popolazione: siamo troppo saccenti e superficiali su questo tema. Mangiamo dolci industriali invece di fare colazione, sorridiamo orgogliosi davanti al nostro bimbo obeso, gioiamo quando i nostri figli mangiano male e tanto quanto noi. Chissà se tutto cambierebbe constatando che con questi atteggiamenti, infantili e demenziali, i nostri bimbi hanno un'aspettativa di vita di circa 30 anni in meno e un'elevata probabilità di essere presto orfani. Nel dubbio, basta fare una passeggiata tra le corsie di un ospedale qualunque… ", ma questo è solo il mio parere personale.

Spero vi sia servito questo post e vi invito a seguite quotidianamente queste 

        5 regole

1- MANGIARE Più SEMI E FRUTTA OLEAGINOSA (noci, mandorle, ..)

2- BERE ACQUA O ESTRATTI FRESCHI

3- MANGIARE Più CEREALI INTEGRALI (riso integrale, riso rosso, riso nero, basmati, riso Jasmine, farro, orzo, cous-cous,...). I cereali da prima colazione NON sono cereali integrali!

4- RIDURRE LA FREQUENZA E LA QUANTITA' DELLE CARNI ROSSE E LIMITATE O MEGLIO ELIMINATE GLI AFFETTATI 

5- CONSUMARE ALIMENTI FRESCHI E NON "GIA' PRONTI" E SOPRATTUTTO NON DATELI A SOGGETTI DI ETA' INFERIRE A 16 ANNI.


Dr.ssa Grazia Sardanu

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Fonte: The Lancet 3 aprile 2019 

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