La carne sintetica, di derivazione vegetale è stato uno dei primi prodotti industrializzati perché è diventato illegale l'utilizzo di "siliconati" addizionabili alla carne per aumentarne il volume alla vendita. Nasce così il prodotto ad "alta-concentrazione-proteina" più famoso finora è il Burger, una composizione interamente vegetale che ha una strana
somiglianza con la carne ed è ora servita in più di 1.000 ristoranti negli
Stati Uniti, a circa $ 15. L'ingrediente carnoso chiave del prodotto è un'eme-proteina che si trova
nelle radici delle piante di soia. Le nuove aziende tecnologiche alimentari stanno quindi sfruttando le tecniche sviluppate inizialmente per usi biomedici, come l'insulina di sintesi. Infatti, il DNA per l'eme-proteina è codificato da una modificazione
genetica in un lievito, che viene poi sviluppato fino a divenire tessuto. La proteina, identica
all'originale di soia, viene quindi separata e nessun materiale OGM finisce
nell'hamburger.
La stessa tecnica di fermentazione del lievito viene
utilizzata da altre aziende per produrre il caglio (ormai tutto quello in commercio è di sintesi), proteine di uova e latte identiche
agli originali, ma senza polli o mucche reali. Ma saranno rapidamente immesse in commercio anche altri derivati che saranno la base di numerosi alimenti venduti a livello internazionale, come: l'albume, schiume, gelatina, yogurt,
formaggio, gelato ed altro ancora.
5) Altre frontiere
Dolci e cosmetici vengono già prodotti con l'aiuto di microorganismi, grazie ai quali si fabbricano gelatina e collagene di sintesi. Via libera quindi ai gustosi orsetti gommosi derivati dalla
gelatina derivata dal DNA conservato dei mastodonti - una creatura estinta
simile ad un elefante - e che si coltiva anche per le legature di libri in pelle, di origine sintetica. Il nuovi prodotti, in vendita da aprile, sono i cosmetici.
6) Limiti e problematiche
L'ostacolo principale, è quello di ottenere un mezzo di crescita accessibile e
privo di animali: lo standard attuale è molto costoso e richiede promotori di
crescita estratti embrionali. Una società israeliana sta lavorando a bistecche prodotte in laboratorio e altre aziende stanno lavorando sulla produzione di pollo e pesce senza mercurio o contaminazione da plastica, anche se il pesce costa ancora circa $ 7.000 per libbra nella produzione attuale.
Mi fa piacere immaginare i miei colleghi impegnati in un lavoro remunerativo. Forse sono gli stessi che hanno rinunciato a progetti di lavoro più urgenti, come lo sviluppo di tessuti cutanei, oppure l'ingegnerizzazione di organi da rigenerale perché impossibile il trapianto o semplicemente la lotta alla liberalizzazione della terapia genica.
Embrioni si o embrioni no, sorrido nell'immaginarmi i "carnivori" che manifestano nelle piazze perché gli "alimenti vegetariani" sono più industrializzati della cara e vecchia fettina di pollo.
Dr.ssa Grazia Sardanu
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