Cellulite: come combatterla

19.02.2024

Sulla cellulite si sono dette tante castronerie. Iniziamo dall'inizio. Come distinguerla dalla ritenzione idrica? Poggiate la mano sulla zona interessata; se risulta molto più fredda, allora è cellulite. Ecco come procedere in entrambi i casi. 

I SEGRETI CHE DEVI CONOSCERE:

Ritenzione idrici: Bevete ad intervalli regolari, ogni giorno uno o due bicchieri d'acqua. Camminate il più possibile. Dopo 10 giorni vedrete sparire il vostro problema. Volete levigare la pelle? fate uno scrub a pelle umida, con del bicarbonato di sodio (quello che usate per lavare le verdure). Due volte a settimana. Se volete concentrarvi su una piccola zona, per esempio la culotte de cheval, aggiungete al bicarbonato una piccola parte di dentifricio (una volta al mese). Sembra un eresia? provate!  E come idratante? aggiungete alla vostra crema abituale, qualche goccia di olio (es. di Moringa, di mandorla o di jojoba). Avete la pelle molto secca? spruzzate direttamente dell'olio di mandorle e massaggiate. Ricordate: l'olio ad uso alimentare è più puro... e costa meno. 

Cellulite: anche in questo caso, valgono gli stessi consigli sull'idratazione. L'unica vera strategia valida è la giusta combinazione di dieta ed esercizi corretti e mirati. Ricordate di non eliminare completamente carboidrati e grassi (inteso come olio d'oliva); I primi servono durante il giorno per svolgere le nostre attività (fisiche o cognitive) ed i secondi per proteggere il sistema nervoso (vero padrone nel dimagrimento) e concedere l'attivazione di vie metaboliche classiche (quindi non chetogeniche). Il tessuto scarsamente vascolarizzato deve essere trattato dall'esterno, attraverso un automassaggio, e dall'interno con sostanze attive. Tra le creme anticellulite, le uniche valide sono quelle contenenti ormoni, mentre le altre svolgono solo un'azione idratante. Quali pillole assumere? come dicevamo ieri, potete provare con un infuso di moringa oleifera. Ridurrete l'assorbimento di carboidrati e grassi se assunta prima dei pasti ed avrete in circolo sanguigno delle sostanze attive sul tessuto grasso. Valutate voi stesse. Se volete creare un'azione ormonale attiva, potete bollire in una zuppa le alghe Kombu, un centimetro, una volta a settimana per venti giorni. Queste alghe hanno una concentrazione di iodio 300 volte superiore alla quantità giornaliera necessaria. In caso di patologie tiroidee o oncologiche ghiandolari, contattateci. Come unire l'alga Kombu con l'alimentazione? Cuocetele insieme ai ceci. In questo modo saranno digeribili e Carico ed Indice Glicemico saranno pari a zero. Quindi, niente ciccia!

Non troverete in commercio integratori così tanto concentrati come queste proposte. 

CRN5